Damiano

Mondo Impresa

L'impresa:

Non c'è nel Codice Civile la definizione di impresa, ma essa è desumibile dalla definizione di imprenditore: art. 2082 CC : "è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi". L'impresa è dunque l'attività economica esercitata dall'imprenditore.

Dalla definizione civilistica si ricavano i seguenti caratteri essenziali dell'impresa:

L'azienda giuridicamente è (art. 2555 CC) il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa.


Valori:

Per valori d'impresa (core values) si intende un insieme di idee e caratteristiche considerati "fondamentali", e quindi tali da definire lo spirito di azione dell'impresa. Il value statement è la definizione formale dell'insieme di valori propri dell'impresa. Sono l'orientamento strategico di fondo, la filosfia d'impresa.


Vision:

Il termine inglese "vision" significa "capacita' visiva" oltre il normale campo visivo. Ha anche il significato di intuizione e riguarda il futuro. "Vision" viene usato nella gestione strategica aziendale ed indica lo scenario futuro che rispecchia le idee, i valori e le aspirazioni di chi ha il compito di fissare gli obiettivi da raggiungere.

Sebbene venga usato nell'ambito della gestione delle imprese, il termine conserva il suo significato anche nelle organizzazioni, associazioni, negli enti e, secondo me, anche a livello individuale e personale.

La "vision" deve::


Mission:

La mission di un'impresa è il suo scopo ultimo, la giustificazione della sua stessa esistenza, e al tempo stesso ciò che la contraddistingue dalle altre imprese.

A volte si riduce ad uno slogan, in altri casi mette in evidenza le caratteristiche di fondo relative all'organizzazione. Puo' essere considerata come una strategia di lungo periodo.

La mission deve rispondere alle seguenti domande:

Vision, mission e valori costituiscono la strategia d'impresa, svolgono una funzione di comunicazione della strategia, conferiscono identità all'organizzazione, agevolano l'allineamento degli obiettivi individuali e fanno parte del sistema di incentivi individuale dei membri migliorandone i rendimenti.


La gestione strategica delle imprese:

Un'impresa per sopravvivere nel mercato deve creare valore(valore nel senso economico cioe' ricchezza).

Il valore e':

La creazione del valore costituisce sia il fine istituzionale; sia il mezzo mediante il quale ottenere una vantaggio competitivo sulla concorrenza.

Un'impresa deve comunicare nell'ambiente in cui opera il proprio sistema di valori, e la propria filosofia.

La mission e' il mezzo con cui un'impresa comunica al mondo esterno come vuole essere identificata, quale immagine vuole offrire di se' e dei suoi prodotti.

L'impresa svolge molteplici attivita' rivolte a raggiungere lo scopo istituzionale; la strategia e' l'insieme delle scelte e delle azioni ritenute piu' idonee, tenuto conto della disponibilita' di risorse e delle condizioni di mercato.


Budget:

Il budget è il bilancio di previsione; e' lo strumento fondamentale di programmazione e controllo dell'azienda. Partendo dalla previsione delle vendite e tenendo conto delle scorte esistenti e dei costi da sostenere (ore uomo, acquisto di materie prime e servizi esterni, ecc.) espone i ricavi presunti.

Normalmente si riferisce all'anno contabile successivo (esercizio).

Quando il budget mette in evidenza gli aspetti economico-finanziari è denominato Profit Plan (programma del profitto).

Il budget: strumento aziendale

Nell'ambito dei sistemi di controllo di gestione, il budget riveste un ruolo molto importante, non tanto e non solo come riferimento operativo generale sull'andamento dell'azienda, ma anche perché, nel suo processo di preparazione:

La preparazione del budget

Il budget, essenzialmente, è il documento formale nel quale:

Coordinamento durante la preparazione del budget:

Concluso l'iter preparatorio, il budget diventa il documento formale di previsione accettato da tutte le funzioni.

Durata del budget

Il budget è stato elaborato tenendo conto di uno scenario analizzato al momento della sua stesura (andamento dei mercati, azioni della concorrenza, ecc.), con riferimento sempre al futuro. Nel corso dell'esercizio alcuni fattori possono far cambiare tale scenario. In tal caso il management deve reagire rapidamente rielaborando le previsioni, riformulando i programmi, e quindi cambiando il budget stesso.

Il periodo di budget normalmente è un anno. Tale periodo viene suddiviso in trimestri, i quali vengono ulteriormente suddivisi in mesi. Questo vale soprattutto per aziende che producono o forniscono servizi con un carico abbastanza distribuito nel corso dell'anno.

Quando invece l'attività è stagionale, la durata si adatta al numero di mesi necessari a includere il periodo di produzione.

In altri casi la durata può anche essere molto più lunga, come ad esempio per uno stabilimento che deve lanciare un nuovo modello di autovettura. Il budget deve coprire tutto il tempo necessario alla progettazione, produzione, vendita e un periodo di post vendita. In questi casi la durata può essere di piu' anni.

Composizione del budget

La struttura essenziale del budget ricalca lo schema del bilancio di esercizio, e non potrebbe essere diversamente, in quanto budget e bilancio devono poter essere confrontati.

In piccole realta' aziendali, i due schemi sono praticamente identici.

Il budget è composto da due parti principali:

Il budget operativo è così chiamato perché scende nei dettagli operativi dell'azienda, e, generalmente, è costituito da una serie schede di budget.


Contabilita':

La contabilita' è il sistema di rilevazione degli eventi di carattere economico. L'ambito di utilizzo della contabilita' è qualsiasi struttura, sia pubblica che privata.

La contabilita' intesa come annotazione di operazioni di carattere economico è una pratica conosciuta fin dalla notte dei tempi.

Prima del XV secolo tali fatti venivano registrati con il metodo della partita semplice che prevedeva un semplice elenco di voci. Il matematico Frate Luca Pacioli, detto il Paciolo (1445-1517), nel 1494 definisce per la prima volta, in termini sistematici il metodo della partita doppia, nel libro "Summa di arithmetica, geometrica, proportione et proportionalita", nel capitolo intitolato "Tractatus de computis et scripturis".

Il metodo della partita doppia prevede che per ogni operazione siano eseguite due registrazioni, su due conti distinti, in opposte sezioni (dare / avere), per importi complessivamente uguali, in modo che il totale dei valori registrati nelle due sezioni, sia sempre uguale. Il primo immediato vantaggio di questo metodo è la possibilità di riscontro e di controllo. Il secondo vantaggio è dato dal fatto che con un Piano dei conti strutturato si può avere una visione continua della situazione economica e patrimoniale dell'azienda.

In azienda normalmente esistono due contabilita':

Contabilità generale :

Gli uffici amministrativi delle medie e grandi aziende sono stati i primi ad usufruire dei vantaggi offerti dai sistemi informativi. Oggi, qualsiasi persona in azienda (ed anche in casa) è in grado, con un minimo di addestramento, di gestire la contabilità generale. Verrebbe quindi spontaneo dire che lo strumento principale della contabilità generale è il computer. Ma dietro il computer esiste una metodologia consolidata fatta di terminologia, strumenti e procedure che vale la pena illustrare.

Primanota: e' l'insieme minimo di registrazione, costituita da almeno due imputazioni, una in Dare e una in Avere.

Tracciato Prima nota (esempio):

Oggi la gran parte delle prime note è automatica, in quanto generata da sottosistemi specializzati (esempio: fatturazione, paghe, cespiti, ecc.) che "scaricano" in contabilità le registrazioni di propria competenza.

Strumenti:

Procedure tipiche della contabilita' generale:

Contabilita' Industriale:

La contabilità industriale si sviluppa intorno agli anni settanta, dalla necessita' di avere informazioni dettagliate sui costi. Infatti i mercati si allargavano, la concorrenza cresceva, le grandi industrie non potevano produrre e basta, ma dovevano produrre a costo più basso.

Il primo passo è stato l'istituzione della contabilità analitica.

La registrazione di contabilita' generale prevede: una riga fornitore, una riga costo materiali e una riga IVA; non è sua competenza sapere a chi sono andati quei materiali, o beni o servizi, e come sono stati utilizzati.

Qui entra in gioco la contabilità analitica la cui funzione primaria è quella di dettagliare quanto registrato con la contabilità generale, con l'indicazione della destinazione, in caso di acquisti o della provenienza, in caso di vendite. Rilevare costi e ricavi secondo destinazione e provenienza rappresenta la fondamentale differenza con la contabilità generale, che rileva invece solo per "natura". Oggi la tecnica di rilevazione analitica è ampiamente consolidata e strettamente interconnessa con la contabilità generale, anche a livello di sistema informativo.

Ma in questo passo avanti nella gestione aziendale manca ancora un tassello fondamentale, la tempestività.

Conoscere in dettaglio i costi da addebitare ad una unità produttiva, (macchina o centro di lavoro), è utile, per il futuro, esempio per il prossimo budget, ma non serve alla gestione quotidiana, se tali informazioni non sono sufficientemente immediate. Il problema della contabilità analitica, diretta emanazione della generale, è che non fornisce alcuna informazione finché il fatto non è accertato. In altri termini: per la gestione interna sono più utili dati approssimati e tempestivi piuttosto che dati esatti avuto con ritardo. Il ritardo può impedire di correggere in tempo una situazione interna provocando seri danni all'azienda nel suo complesso.

Qui entra in gioco la contabilita' industriale, che, pur acquisendo tutta la massa possibile di informazioni dalla contabilità analitica e generale, crea e gestisce proprie rilevazioni, approssimate, ma tempestive, quindi effettivamente utili alla gestione interna.

Terminologia:


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